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Guide

L'entrata in vigore della riforma dello sport ha tolto delle agevolazioni che prima le ASD/SSD avevano in campo di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le ASD/SSD, pur mantenendo ancora diverse agevolazioni rispetto ad una normale società, devono conformarsi alle specifiche norme in tale materia.

Nelle slide: Sicurezza sul lavoro e normativa vigente:

  • Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/08 esteso anche alle associazioni sportive.

  • Individuazione dei soggetti aventi responsabilità in materia di sicurezza nelle associazioni sportive.

  • La valutazione dei rischi nelle associazioni sportive ed il relativo documento.

  • Conseguenze della valutazione dei rischi: adempimenti obbligatori e misure di prevenzione nelle associazioni sportive.

  • Associazioni con o senza lavoratori: le differenze applicative

  • I costi della sicurezza.

SCHEMA RIASSUNTIVO

Ing. Marco Miracolo +39 328 585 8014

L’articolo 16 D.Lgs.39/2021 (Riforma dello Sport) ha imposto a società ed associazioni sportive dilettantistiche di dotarsi:
1- di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva “MOG”;

2- di codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra forma di discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale sulla scorta delle Linee Guida adottate dagli organismi affilianti (Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva);

3- di una figura interna denominata “Responsabile safeguarding”, che avrà il compito di monitorare e controllare su tali prescrizioni, ponendo in essere particolari iniziative e segnalazioni ed interfacciandosi con gli organi di amministrazione dell’ente sportivo nonché con il relativo “Safeguarding Officer” dell’ente di affiliazione per ogni eventuale aspetto critico che possa emergere in tema di abusi, violenze e discriminazioni nell’ambito della disciplina sportiva di riferimento.

4- misure idonee a garantire la massima diffusione e pubblicizzazione delle politiche di safeguarding di cui e, in particolar modo, delle procedure per la segnalazione di eventuali comportamenti lesivi o comunque inosservanza dei suddetti protocolli organizzativi e gestionali.

Gli enti sportivi già dotati di un modello dovranno adeguarlo alle Linee Guida dell’organismo a cui sono affiliati.
Il "Responsabile safeguarding" non può essere un istruttore, non deve avere conflitti di interesse, non deve avere condanne, si consiglia che sia dotata anche di competenze specifiche in materie educative e psicologiche, nonché adeguatamente formata. 

Nell'area download dedicata alleghiamo un pdf esplicativo del Dipartimento dello Sport, un facsimile di modello organizzativo, un facsimile di verbale di incarico.

ENTRO IL 31 DICEMBRE 2024 LE ASD/SSD DEVONO:

  1. Adottare un "Modello Organizzativo e di controllo dell'attività sportiva”;
  2. Nominare il “Responsabile safeguarding”;
  3. Informare i propri soci/tesserati di questa nomina indicando come contattare questa persona;
  4. Comunicare la nomina del Responsabile al proprio ente affiliante (se più di uno la comunicazione va fatta a tutti).

Se sono affiliato a più ENTI e/o Federazioni?

La comunicazione del proprio Responsabile Safeguarding va fatta a tutti gli ENTI / Federazioni di affiliazione.

Nel Modello Organizzativo vanno citati tutti gli ENTI / Federazioni di affiliazione.

Nel Verbale di nomina delResponsabile Safeguarding e adozione del Modello Organizzativo e accettazione delle linee guide dell'ENTE / Federazione vanno accettate le linee guida di tutti gli ENTI / Federazioni di affiliazione

Non ho minori deve lo stesso farlo?

Anche se l'ASD/SSD non ha minori al momento (anche se potrebbe averne) deve fare tutto lo stesso (Verbale di nomina, Modello Organizzativo, accettazione delle linee guida dell'ENTE di affiliazione) perché il Responsabile Safeguarding non è solo per i minori.

Il Responsabile può essere un socio?

Si, può essere un socio, un socio volontario, un socio facente parte del consiglio direttivo, o un esterno l'importante è che non sia in conflitto di interessi con gli istruttori (quindi non può essere lui stesso un istruttore o imparentato con un istruttore).

Il Responsabile può essere un socio del direttivo?

Si, può essere un socio, un socio volontario, un socio facente parte del consiglio direttivo, o un esterno l'importante è che non sia in conflitto di interessi con gli istruttori (quindi non può essere lui stesso un istruttore o imparentato con un istruttore).

Il Responsabile può essere un istruttore?

No. Non può essere un istruttore o un parente di un istruttore.

Un istruttore può essere il Responsabile?

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Non ho un sito internet cosa devo fare?

La norma vuole che il nome e l'e-mail del responsabile e il modello organizzativo e le linee guida dell'ENTE di affiliazione siano comunicate ai soci. Potete metterle sulla pagina Facebook, inviare una e-mail o darlo cartaceo o altro modo che sia comodo ai soci per conoscere questo Responsabile ed i loro diritti/doveri.

Che e-mail devo assegnare?

Assegnate una e-mail possibilmente generica (safeguarding@ o similare) non una mail specifica di una persona. In caso di cambio del responsabile non cambierà l'e-mail.

Il General Data Protection Regulation” (GDPR) è un processo per il trattamento dei dati. Cerchiamo di fare una piccola guida operativa per il mondo associativo.

Passo 1: Il registro dei trattamenti.

Il registro del trattamento dei dati è un documento all’interno del quale dovrà essere indicato il titolare, l'eventuale responsabile, gli incaricati e le modalità di trattamento e conservazione dei dati personali dell’interessato.

Questo in pratica vuol dire che si deve stilare un documento (cartaceo o a pc e poi stampato) dove viene indicato il Titolare dei dati (di solito l'associazione), gli incaricati (le persone che fisicamente e operativamente raccolgono, conservano e gestiscono i dati) e le varie modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati e la gestione degli stessi.

Cosa giusta è far si che tale registro sia stilato dopo che un verbale del consiglio direttivo dia indicazioni proprio per gli incaricati, le modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati e la gestione degli stessi

Non essendo facile la stesura di tale documento consigliamo di rivolgersi ad un professionista. 
Qui i nostri servizi GDPR.

Passo 2: Informativa privacy.

Capite, decise e descritte chiaramente le modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati e la gestione degli stessi si dovrà fare in modo che queste procedure siano chiare anche agli utenti (nel nostro caso soci e/o tesserati) che decidono di darci l'autorizzazione all'uso dei loro dati.

Questo avviene con un'informativa privacy che deve essere a disposizione dell'utente che firmerà un consenso informato per autorizzarci ad utilizzare i dati che reputiamo necessari nelle modalità descritte nel Registro dei trattamenti e nell'informativa della privacy.

Passo 3: Gli incaricati.

Le persone che raccoglieranno e gestiranno i dati dovranno essere formati per tale compito (con dei corsi appositi) e dovranno essere incaricati con un'apposita lettera di incarico dove sarà presente anche il protocollo delle operazioni da seguire per rispettare il registro dei trattamenti.

Oltre ai ruoli di:
- Atleta;
- Allenatore;
- Istruttore;
- Direttore Tecnico;
- Direttore Sportivo;
- Preparatore atletico;
- Direttore di gara.

in base all’articolo 25 del D.lgs.36/2021, esiste un'altra categoria di lavoratori sportivi che ricoprono mansioni necessarie allo svolgimento dell’attività sportiva.

Questa categoria di lavoratori deve far riferimento ai regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva emanati dalle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate riconosciute dal CONI.

Le mansioni indicate nel Mansionario Sportivo possono essere svolte sotto forma di volontariato o inquadrate come co.co.co. sportivo o lavoro occasionale o lavoro dipendente e possono essere svolte dai tesserati dell'ASD/SSD regolarmente iscritta al RASD quindi affiliata a Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata o Ente di Promozione Sportiva potendo usufruire di tutte le agevolazioni riservate ai ruoli "principali" (Atleta; Allenatore; Istruttore; Direttore Tecnico; Direttore Sportivo; Preparatore atletico; Direttore di gara).

Mentre per poter svolgere un ruolo "principale" serve obbligatoriamente un titolo, per svolgere una mansione indicata nel Mansionario Sportivo non è detto che questo serva (dipende dalla mansione). 

Il Mansionario Sportivo è soggetto a revisione periodica. 

Il Mansionario Sportivo è suddiviso in base alla Federazione Sportiva Nazionale che lo ha emanato (non è diviso per disciplina sportiva), ma essendo che ogni Federazione rappresenta uno Sport (anche se diviso in più discipline) basta individuare la Federazione che promuove quello sport per capire quali sono le mansioni relative. Ribadiamo che quelle mansioni possono essere svolte da qualsiasi ASD/SSD anche se non affiliate a una Federazione (devono essere iscritte al RASD e Affiliata ad una Federazione Sportiva Nazionale e/o Disciplina Sportiva Associata e/o Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI).

 

Dal 1 gennaio 2024 le associazioni che hanno la Partita I.V.A. devono emettere fattura elettronica per incassare eventuali attività commerciali (complementari all'attività istituzionale, di gestione, di pubblicità e sponsorizzazione, etc.) che hanno svolto.

Gli Enti del Terzo Settore e le Associazioni Sportive Dilettantistiche sia grandi che piccole, sono chiamate a dotarsi degli strumenti per l’emissione e la ricezione dei documenti fiscali in versione elettronica.

 

La fattura deve contenere i seguenti dati:

  • data di emissione;
  • numero progressivo di emissione (in genere, per anno solare);
  • dati dell'associazione che fornisce il servizio: nome, ragione sociale, indirizzo, numero di partita IVA e di codice fiscale (generalmente corrisponde alla partita IVA);
  • dati del cliente: nome, ragione sociale, indirizzo, numero di partita IVA e di codice fiscale (generalmente corrisponde alla partita IVA);
  • descrizione dei servizi eseguiti;
  • l'importo dei servizi eseguiti;
  • aliquota dell’IVA e importo dell'IVA applicabile per i servizi eseguiti;
  • il totale della fattura;
  • per le associazioni non è possibile emettere (o ricevere) fatture in split payment (qui l'articolo);
  • (consigliamo di inserire anche i dati bancari per il pagamento ricordando che le associazioni hanno l'obbligo di tracciare tutte le somme superiori ai 1000,00 euro).

 

Il termine di emissione della fattura elettronica dipende dal tipo di fattura:

  • Fattura elettronica immediata; 
  • Fattura elettronica differita. 

 

La fattura immediata (Codice TD01 Fattura) che si usa di norma deve essere emessa entro 12 giorni dal momento di effettuazione dell’operazione (per la cessione di beni: 12 giorni dalla data di spedizione/consegna del bene; per lo svolgimento di servizi: 12 giorni dalla data di pagamento del servizio). 

 

La fattura differita (Codice TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett.a DPR 633/72) che si usa quando si vendono più beni o si erogano diversi servizi nello stesso mese per lo stesso soggetto (il tutto con idonea documentazione) deve essere emessa e registrata entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui i beni vengono spediti/consegnati o le prestazioni vengono effettuate. Sarà comunque necessario indicare il mese di riferimento per le prestazioni.

 

Oltre all’emissione in formato elettronico, gli enti si devono attivare per la conservazione elettronica delle fatture: questa è possibile, gratuitamente, attraverso il portale fatture e corrispettivi disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate (qui la guida) o a pagamento attraverso un servizio di fatturazione elettronica.

Le associazioni con Partita IVA devono aprire la fatturazione elettronica (consigliamo la fatturazione elettronica di aruba).

Per le associazioni con solo Codice Fiscale è consigliabile aprire la fatturazione elettronica passiva (consigliamo la fatturazione elettronica passiva di aruba).

Sottocategorie

4Settori: dal 1995 a sostegno delle associazioni 

4Settori dal 1995 segue le associazioni partendo dalla costituzione, passando per l'affiliazione ed il tesseramento, e gestendo la contabilità.
Da qualche anno, attraverso il gestionale 4gest, abbiamo implementato i servizi rendendo più semplice ed efficace la vita associativa dei sodalizi affiliati.